Oggi voglio condividere con te alcune strategie sulla resilienza, l’ottimismo e la speranza. Sai chi fu la prima persona in assoluto a parlare di ottimismo? Il filosofo, matematico e inventore tedesco Gottfried Leibniz.
Per anni Leibniz si chiese come mai in un mondo creato da un “Dio perfetto” onnipotente e pieno d’amore le persone durante la vita fossero sottoposte a sofferenze, dolori e brutture. La risposta a tale paradosso secondo lui fu che essendo Dio l’essere supremo e perfetto l’universo da lui creato non poteva che essere il migliore dei mondi possibili, quello cioè con la più alta perfezione possibile.
Questo universo perfetto fu da lui descritto con un aggettivo: “ottimo”. Da qui la filosofia dell’ottimismo, secondo cui gli ottimisti sono coloro che si aspettano perlopiù “cose buone” mentre i pessimisti si aspettano di vivere esperienze negative. Credere che ci possano accadere fatti positivi è ben diverso che semplicemente sperare che le difficoltà si possano risolvere per il meglio in futuro.
La speranza è connessa ad una difficoltà specifica, mentre l’ottimismo o il pessimismo tendono a configurare aspettative generali in merito a ciò che potrebbe accadere in futuro. Se nutri vera speranza continuerai ad avere le tue paure, sei consapevole che qualcosa potrebbe non andare per il meglio ma hai il coraggio e la resilienza di attraversare e superare gli eventi difficili.
Senza speranza si è sconfitti in partenza! Non sai che direzione prendere e la resilienza lascia inevitabilmente il posto allo scoraggiamento. La speranza vera è quella che ti dà una possibilità in più, ti convince che alla fine pur essendoci realistici ed inevitabili problemi, un percorso che porti ad un futuro migliore è possibile, sta a te cercarlo, individuarlo e fare i primi passi.
La speranza e l’ottimismo sono elementi fondamentali per sviluppare la resilienza perchè sono orientati al futuro, aspetto che facilita la possibilità di rialzarsi dalle avversità e addirittura creare situazioni migliori di prima. La speranza aiuta ad essere forti in tempi avversi, l’ottimismo aiuta ad avere una visione generale positiva della propria vita. Le persone resilienti sono abili a mettere insieme questi due elementi ed essere portatori di ottimismo, stimolando naturalmente azioni a sostegno della resilienza. Loro non solo si aspettano risultati positivi, ne hanno addirittura bisogno e riescono ad ottenerli!
Le domande che puoi iniziare a farti spesso sono: “Come posso far fronte a questa situazione? Quale aspetto positivo c’è ancora nella mia esistenza”? Il cervello trova ciò che cerca, se gli diamo le giuste coordinate spesso lo trova!
Nella mia vita metto continuamente alla prova il mio ottimismo e la mia speranza e cerco di vivere ogni evento negativo come occasione per rinnovare la mia resilienza. Da anni cristallizzo su carta i pensieri perchè mi aiuta a fare chiarezza, e mi sono accorta che in tutte le occasioni mi affido ad alcune linee guida utili che voglio condividere con te:
– Fermati, guarda, ascolta e sii presente e paziente; impara le lezioni che ti arrivano dalle situazioni che vivi, ti sentirai rinvigorito e forte per affrontare il futuro
– Ringrazia il Divino per l’esperienza, è un valido metodo contro l’ansia e la paura
– Cerca solo gli aspetti positivi e concentrati su quelli, così farai splendere di nuovo il sole nel cuore attirando un sano benessere
– Sapere di poter scegliere ti da la forza che fa la differenza tra il vivere lasciarsi morire
– Perdona! E’ il segreto per poter rimarginare le ferite causate dalle perdite e dal dolore
– Aiuta gli altri per aiutare te stesso, così rimarrai in contatto con chi ti circonda e sarai il guardiano della tua identità
– Chiedi aiuto agli altri, ti aiuterà a guardare il mondo con occhi diversi e scorgere cose che diversamente potresti non vedere.
Questi 7 passi sono un processo di self-coaching, un modo per far emergere le tue potenzialità in situazioni esasperate ed iniziare ad autodirigerti nell’attraversare situazioni difficili. Insomma un metodo per aumentare costantemente la resilienza, l’ottimismo e la speranza!
Se vuoi scoprire di più ed iniziare a conoscere e sperimentare dal vivo questo metodo ti aspetto a Roma alla straordinaria giornata di self-caching “I CAN” il prossimo 19 aprile 2015!